“ Maxima debetur puero reverentia”
(al fanciullo si deve il massimo riguardo).
Così scriveva in una sua satira lo scrittore latino Giovenale, nel I° secolo dopo Cristo. Questo per affermare che il problema dei Diritti dell’infanzia è sempre stato sentito. Nella natura tutto pare predisposto alla difesa, al riguardo dei piccoli. Lo fanno le piante che proteggono i semi con tanta cura; lo fanno gli animali in maniera esemplare, siano i più forti, che i più piccoli e deboli. E gli esempi non mancano a rafforzare l’argomento. Quando un formicaio viene invaso dall’acqua, anche a costo della vita, le formiche operaie si prodigano per salvare le uova. Un esempio dal mondo dell’invisibile: quando una vena del corpo si rompe, onde evitare l’emorragia, le piastrine si raccolgono e, morendo, fanno da tappo fermando il flusso sanguigno. È la difesa della specie per perpetuarne la sopravvivenza. Questo imperativo è stampato nel DNA di ogni essere vivente. È la legge di natura!
Il 20 novembre 1989, è stata sancita nella Convenzione sui Diritti dell’ infanzia.
Qui una filastrocca che ricorda alcune leggi, scritta da :
Marta Maria Camporeale e Benito D’Agnano.
I DIRITTI DEI BAMBINI
Fra diritto e dovere
grande è la differenza:
il diritto è avere,
dare invece è il dovere.
Agli adulti è necessario,
mentre i bimbi van crescendo,
ai diritti lor sanciti
dare grande consistenza.
Per lor non conta il sesso
o la razza ovver la lingua…
e nemmen se han problemi
per il fisico e la mente.
Bimbo caro,
hai diritto ovunque vivi,
alla tua cittadinanza.
È giustizia sacrosanta
d’esser nella tua famiglia,
di studiare e di pregare
nel tuo credo religioso.
Hai diritto al tuo diario
che puoi leggere solo tu.
Se poi scappi dalla guerra
avere asilo è tuo diritto,
come pur sancito è stato
in salute essere e curato.
E poi … il diritto pur ti tocca
di tener l’appartenenza
alla tua civiltà.
Certo mai ti mancherà
il diritto a giocare
che è proprio dell’età.
Ma …
Ai diritti, mio caro,
si accoppiano i doveri!
L’un da solo non cammina
senza l’altro in compagnia.
Se il diritto è avere
il dovere invece è dare,
Tu, che ricever tanto hai,
sei tenuto a ricambiare.
Dare allor rispetto e amore
a chi al tuo ben s’attiva.
Sta’ sicuro, imparerai
che nella vita cosa migliore:
tu di ciò non troverai:
DARE RISPETTO PER ESSERE RISPETTATO
DARE AMORE PER ESSERE AMATO!
Ora che questo conosci già
gioisci e cresci in onestà.
Marta Maria Camporeale
Benito D’Agnano